Pulire il marmo rappresenta una delle “sfide” inevitabili per chiunque possieda superfici o arredi realizzati, in tutto o in parte, con questo materiale tanto pregiato quanto delicato. Spesso, però, la cura del marmo viene sottovalutata, nonostante la sua bellezza e il suo valore richiedano attenzioni specifiche. Scoprire come pulire il marmo in modo efficace e duraturo può davvero sorprendere per i risultati che si possono ottenere con i giusti accorgimenti.
Perché il marmo tende a sporcarsi?
Quando si parla di marmo, si fa riferimento a una pietra naturale composta principalmente da calcite, un minerale a base di calcio che conferisce robustezza e permette di lavorare e lucidare la superficie. Il marmo si presenta in un’ampia varietà di colori e sfumature, risultando estremamente versatile e apprezzato sia per applicazioni interne che esterne grazie alla sua eleganza e duttilità .

Nonostante il marmo di alta qualità sia resistente e durevole, diversi fattori possono comprometterne l’aspetto e la struttura. L’esposizione prolungata al sole, all’umidità o agli agenti atmosferici può causare danni come crepe, ingiallimento o perdita di brillantezza. Questi fenomeni sono spesso dovuti alla naturale porosità del marmo, che lo rende vulnerabile all’assorbimento di sporco e sostanze nocive.
Proprio per questa sua caratteristica, il marmo necessita di una pulizia regolare e attenta, evitando il contatto con sostanze acide o fortemente corrosive che potrebbero intaccare la superficie e favorire la formazione di macchie o aloni difficili da eliminare.
Come pulire il marmo nel modo giusto
Uno degli aspetti più affascinanti del marmo è la sua naturale lucentezza, che però può essere facilmente compromessa da una pulizia inadeguata o dall’uso di prodotti sbagliati. È fondamentale evitare detergenti anticalcare, candeggina, succo di limone o acido citrico, poiché il marmo, essendo ricco di composti calcarei, potrebbe subire danni irreversibili a contatto con queste sostanze.

Si consiglia invece di utilizzare sapone di Marsiglia o altri detergenti delicati, diluiti in acqua in proporzioni approssimativamente uguali (circa 50 e 50). Anche il detersivo per piatti, purché non aggressivo, può essere adatto. Basta preparare la soluzione, applicarla sulla superficie, lasciarla agire per qualche minuto e poi rimuoverla accuratamente, evitando di lasciare residui o umidità che potrebbero opacizzare il marmo.
Il bicarbonato di sodio rappresenta un’ottima alternativa per rimuovere le macchie più ostinate, grazie alla sua natura alcalina e non aggressiva. Per ottenere un effetto smacchiante, è sufficiente mescolare il bicarbonato con poca acqua fino a ottenere una pasta densa, simile a un dentifricio, da applicare delicatamente con un panno morbido sulla zona interessata.
In caso di marmo ingiallito
Quando il marmo non viene adeguatamente protetto o pulito, può andare incontro a un progressivo ingiallimento, dovuto anche alla presenza di piccole quantità di metalli come il rame che, ossidandosi, alterano la colorazione della pietra, anche in profondità .

Una manutenzione costante aiuta a prevenire e ridurre questo fenomeno, ma se il marmo è già ingiallito è possibile intervenire con una miscela composta da acqua, sapone neutro (come il sapone di Marsiglia) e una quantità leggermente superiore di bicarbonato di sodio. Questa pasta, dalla consistenza leggermente più fluida rispetto a quella utilizzata per le macchie, va distribuita uniformemente sulla superficie e lasciata agire per almeno mezz’ora. Successivamente, si può rimuovere delicatamente, facendo attenzione a non lasciare residui e asciugando bene la superficie. In caso di ingiallimento persistente, è consigliabile ripetere il trattamento più volte.
Questa “pasta”, leggermente meno densa rispetto a quella precedentemente suggerita, va applicata generosamente sulle aree interessate e lasciata agire per almeno trenta minuti. Dopo il tempo di posa, invece di rimuoverla subito, è utile distribuirla ulteriormente sulla superficie prima di eliminarla completamente, assicurandosi che il marmo resti perfettamente asciutto. Se l’ingiallimento è marcato, il procedimento può essere ripetuto più volte per ottenere risultati migliori.
Manutenzione “base” del marmo
La maggior parte delle macchie sul marmo può essere prevenuta intervenendo tempestivamente, soprattutto su liquidi o sostanze semi-liquide. È consigliabile utilizzare un panno in microfibra leggermente inumidito con acqua tiepida, oppure una pelle di daino ben conservata, per assorbire subito la macchia ed evitare che venga assorbita dalla pietra o che si secchi sulla superficie.

Esistono anche prodotti specifici per la protezione del marmo, ma è importante ricordare che il marmo naturale non dovrebbe essere coperto con cere o vernici protettive non idonee, poiché potrebbero innescare reazioni chimiche dannose nel tempo, portando addirittura a fenomeni di corrosione. È quindi fondamentale scegliere solo prodotti di qualità e adatti a questo materiale.
Per le superfici esterne, si può valutare l’uso di coperture fisse o mobili per proteggere il marmo dagli agenti atmosferici. In ambienti interni, invece, la principale attenzione va posta nell’evitare macchie e graffi. È importante non utilizzare spugne abrasive o pagliette metalliche, poiché potrebbero rovinare irrimediabilmente la superficie, rendendola opaca e più vulnerabile allo sporco.