
La salute dei propri bambini è una delle preoccupazioni maggiori dei genitori! La possibilità che il proprio bimbo, o la propria bimba, possa aver contratto una fastidiosa malattia potrebbe allarmare. Oltre a rivolgersi subito al proprio medico, potrebbe essere utile conoscere qualche informazioni in più sulle malattie più comuni, come il morbillo.
Il morbillo: di cosa si tratta?
Sai quale è l’agente patogeno che causa il morbillo? Il Morbillivirus, della famiglia delle Paramyxoviridae. Questo sta a significare che il morbillo è una patologia di origine virale. Il vaccino del morbillo sembrerebbe essere disponibile già da diversi anni ma, nonostante ciò, continuerebbero a crearsi alcuni focolai in diverse regioni d’Italia.

La malattia in questione sembra essere molto contagiosa. Il motivo? Il virus che la causa sarebbe in grado di resistere nell’aria e sulle superfici per diverse ore, aumentando le possibilità di infezione di più persone, soprattutto in luoghi molto affollati e chiusi, in cui il ricircolo di aria è scarso.
Le modalità di trasmissione sono per lo più aeree: l’immissione del virus patogeno nell’aria avviene in genere attraverso tosse o starnuti da parte della persona infetta. Esso, in altre parole, si ritrova nelle microscopiche goccioline di saliva che vengono espulse proprio a causa della tosse o degli starnuti.
Quali sono i sintomi del morbillo?
Una volta che una persona, involontariamente e senza accorgersene, entra in contatto con il virus e viene così infettato, i sintomi in genere compaiono circa 10 giorni dopo. Il periodo di incubazione, quindi, è abbastanza prolungato. La sintomatologia con cui la malattia si manifesta inizialmente è molto simile a quella dell’influenza.

Febbre alta, tosse secca, mal di gola, stanchezza e malessere generale sono le condizioni che più frequentemente si riscontrano e che, per lo meno inizialmente, possono rendere complessa la diagnosi della malattia. Dopo circa tre giorni, possono iniziare a comparire delle piccole macchie biancastre all’interno della bocca, sintomo caratteristico.
Alle macchie in bocca, segue, nel giro di qualche giorno, la comparsa sul corpo, partendo dal viso e dalla zona dietro le orecchie per poi espandersi al tronco e agli arti, un’eruzione cutanea caratterizzata dalla presenza di piccole macchiette arrossate che tende a persistere per circa una settimana, per poi scomparire.
Quali conseguenze può causare il morbillo?
I bambini sono suscettibili all’infezione e, sebbene nella maggior parte dei casi la malattia si risolve senza conseguenze, può, in alcuni casi, soprattutto nei neonati e nei bimbi al di sotto dei 5 anni, portare a delle conseguenze più o meno gravi. Otite e diarrea sono tra le più comuni.

In alcuni casi, soprattutto in presenza di febbre molto alta, potrebbero verificarsi delle convulsioni, seppur abbastanza rare. Tra le conseguenze che possono verificarsi nei casi più gravi sembrano figurare episodi di polmonite e di encefalite. Si tratterebbe, comunque, di casistiche infrequenti, seppure possibili. Sicuramente, una rapida diagnosi e un trattamento adeguato sono importanti.
Nel caso in cui possa pensare che il tuo bambino o la tua bambina possa aver contratto il morbillo, la prima cosa da fare è rivolgersi al medico. Questo articolo, infatti, ha carattere informativo e non si vuole in alcun modo sostituire al parere e alla diagnosi del medico, che rappresenta la figura di riferimento a cui rivolgersi.
I casi di morbillo in Italia
Come affermato in precedenza, nonostante sia stato inventato il vaccino per il morbillo ormai da diversi anni, in Italia sembrerebbero registrarsi ogni anno dei focolai. Il trend, addirittura, sembrerebbe in aumento. Secondo alcune fonti, infatti, nel corso di tutto l’anno scorso, il 2024, sarebbero stati registrati circa 1000 casi.

Il primo trimestre del 2025, invece, sarebbe stato caratterizzato da numeri circa pari a 200 casi d’infezione. Nonostante si tratti di dati indicativi, possono essere utili per capire la situazione attuale e per cercare di cambiare il proprio approccio alla malattia. Infatti, il metodo più efficace per operare la prevenzione dalla malattia sarebbe il vaccino.
Di conseguenza, nonostante il morbillo sia una malattia ormai nota da tempo, le conseguenze che possono derivare possono, talvolta, essere gravi, soprattutto in casi di immunosoppressione o nei bambini al di sotto dei 5 anni. Proprio per questo motivo, l’immunità di gregge, tramite una alta copertura vaccinale, potrebbe essere fondamentale per ridurre l’insorgenza di focolai in Italia e non solo.