Il superfrutto che fa bene a cuore e glicemia: scoprilo subito!

Buona, colorata e sana: la frutta non è solo indispensabile per la salute, ma anche buona e variegata. Mangiarne in quantità può essere un problema solo per i livelli di zuccheri nel sangue, per cui occorre mantenersi nel range di 5/6 porzioni di frutta al giorno. Ma c’è un frutto, in particolare, che è considerato… super!

Il mango, esotico e sano

Il mango è un frutto delizioso che contiene vitamina E. Si tratta di quella dedicata a combattere i radicali liberi causa dell’invecchiamento cellulare (quindi è utile anche per la pelle!), quindi l’organismo ne riceve i benefici davvero a 360 gradi. Cuore incluso. In tal senso, occorre anche ricordare che è una fonte di potassio.

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Il potassio regola la funzionalità muscolare e contribuisce al beneficio dell’intero sistema circolatorio: in sinergia con il magnesio, infatti, regola la pressione sanguigna e gli impulsi elettrici del cuore, stabilizzando il battito su valori normali. Per quanto concerne gli zuccheri, poi, nonostante il suo gusto spiccato, il mango può contrastare la comparsa di diabete di tipo 2.

Licopene e beta-carotene, infatti, ne fanno un frutto eccellente con un moderato contenuto di calorie. Gli zuccheri naturali contribuiscono comunque a donare la giusta energia al fisico, in forma di fruttosio e glucosio. Ed è anche fonte di calcio e fosforo, rispettivamente fondamentali per le ossa e la salute cognitiva.

Questione di fibre

Le fibre contenute nella frutta sono indispensabili per garantire il senso di sazietà e anche per promuovere la motilità intestinale. Nel mango ne troviamo in discreta quantità e contribuiscono oltretutto a ridurre i picchi glicemici. Secondo alcune ricerche, alcuni marker di rischio cardiometabolico vengono limitati anche dal consumo di frutti come il mango.

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Molti elementi presenti nel mango contribuiscono anche a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo, altro nemico giurato della salute cardiovascolare. Non stupisce, quindi, che assieme ad avocado e a bacche di goji sia considerato un vero e proprio super-frutto in grado di intervenire ad ampio raggio contro malattie importanti, contenendone i rischi.

Una buona macedonia che contenga anche questi frutti si può rivelare una gustosa abitudine per garantire un abbassamento delle possibilità di eventi cardiovascolari, ottima funzionalità intestinale e anche una pelle più giovane, grazie alle proprietà antiossidanti. Consumare la frutta cruda e al naturale è sempre consigliabile, tuttavia sono ammesse anche deliziose eccezioni.

Aroma di mango

Tenendo presente sempre che i nutrienti restano inalterati se consumato il frutto in modo semplice, il mango comunque si presta a molteplici preparazioni, tra cui il gelato. Se lo si fa in casa, ancora meglio, perché è sufficiente congelarlo e frullarlo con del latte di mandorla per ottenere un composto gustoso.

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Nei dolci da forno, ovviamente, il mango potrà dare un sapore esotico e peculiare a una torta, a un ciambellone e a qualunque altro preparato. Con il mango si può anche creare una buonissima cheesecake aromatizzata, mentre in accoppiata al peperoncino e a una crema veloce darà vita a una sbriciolata unica.

Su crostacei o su pesci grassi come il salmone, il mango a cubetti o in forma di composta dona un tocco originale e acidulo, oltre che elegante e sano. Persino l’insalata può arricchirsi del mango e non solo del classico avocado o delle già citate bacche di goji. Insieme al riso, diventa di nuovo un dolce, ma di origini thailandesi.

Mango italiano

Nonostante le sue origini prevalentemente asiatiche, il mango si coltiva benissimo anche in Italia, ma teme le gelate e i climi troppo rigidi. Lo si può quindi trovare soprattutto al sud nelle zone come la Sicilia e la Calabria, oltre che la Sardegna, se l’esposizione è ideale. Gradisce ovviamente i climi tropicali.

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Si è tentato di farlo crescere anche in altre zone costiere, come ad esempio la Liguria, ma senza successo. Questo frutto, inoltre, ama crescere laddove vi sia una stagione piovosa e un’altra secca ben distinte, perché la troppa umidità favorisce il proliferare di infezioni funginee alla pianta. Se la pianta cresce bene, lo stesso non si direbbe dei frutti.

E, proprio rispetto alla crescita dei frutti, si preferiscono zone riparate dai forti venti che li farebbero cadere dall’albero anzitempo. In ogni caso, terreno ben drenato e clima ideale possono consentire di coltivare questo frutto benefico sia per il cuore che per i livelli di glicemia e colesterolo nel sangue.

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